Recensione “Futugrammi – Fantascienza contemporanea cinese”

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TRAMA:

“Futugrammi” è la quarta antologia di fantascienza contemporanea cinese in doppia lingua dopo Nebula, Sinosfera e Artificina. Le storie selezionate provengono da autori affermati e già noti nel panorama cinese e internazionale come Chen Qiufan, Yang Ping, Zhan Ran e Jiang Bo e da voci nuove ma altrettanto interessanti come quelle delle scrittrici Bella Han e Su Min.
Nel suo incredibile sviluppo tecnologico, la Cina rappresenta, da almeno dieci anni, una fucina di narrazioni futuribili che questi autori hanno declinato in vario modo: dalla ricerca e profilazione del partner perfetto tramite algoritmi e Big Data, al progressivo allungamento della vita umana mediante tecniche di ibernazione, da un virus ematico che anticipa la pandemia globale da covid19 alle disparità sociali legate all’accesso di trattamenti anti-invecchiamento, passando per la contraffazione dell’identità personale e le nevrosi dell’era post-capitalistica di cui la Cina incarna ormai la versione più attuale e al tempo stesso avveniristica.

RECENSIONE:

“Futugrammi” è un’antologia che ho letto nelle traduzioni dal cinese di Chiara Rizzo, Domenica Recupero, Maria Teresa Trucillo, Francesca Bistocchi, Noemi Vetta, Louise Machetti, Andrea Chiara Palmerini.

  • Introduzione di Fei Dao
  • Amore in cloud di Chen Qiufan
  • Caos ematico di Yang Ping
  • A Helen di Bella Han
  • Un altro volto di Jiang Bo
  • L’era delle bare di ghiaccio di Zhang Ran
  • L’era della post-coscienza di Su Min

Pubblicata in doppia lingua, affronta l’evoluzione societaria attraverso l’interazione degli esseri umani con la tecnologia. Una raccolta di storie, direttamente connesse con il nostro presente, che scrutano al futuro attingendo dai problemi di oggi.

Dal delicato equilibrio emotivo che può portare un essere umano a innamorarsi di una macchina, alla prospettiva di un futuro in cui non ci sarà più posto per gli anziani, passando attraverso la vita di persone ossessionate dalla produttività, o di una diffidenza che sfocia in violenza a causa di un’epidemia, sono solo alcuni degli spunti di riflessione che possiamo trovare in Futugrammi.

Sei racconti che provano a immaginare quale direzione prenderà il futuro. Storie angoscianti, fortemente emotive, che ci mostrano cosa ci attende se non cambiamo qualcosa.

Dalle pagine di questi racconti emerge una visione cupa del domani. Storie di vita segnate dagli errori del passato, attimi di profonda riflessione su cosa siamo e quanto possiamo fare per gli altri prima che sia troppo tardi.

Anche come lettore, leggendo queste opere, mi sento sempre oppresso dal peso della realtà. Succede poiché cercavo dati sulla realtà dalle opere di fantascienza attraverso il filtro del 2020, oppure è la stessa realtà a essere diventata fantascienza col filtro del 2020?

Fei Dao

Questo estratto, dell’introduzione scritta da Fei Dao, racchiude molto bene il peso e la concretezza che la fantascienza di quest’opera porta agli occhi del lettore. Futugrammi non è solamente un’antologia di racconti, è un’analisi al futuro, una raccolta di pensieri trasportati nel tempo dalla creatività.

Vi consiglio di leggerlo, sono certo che non ne resterete delusi.

A presto.

Delos

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