Recensione: Il mio genere è top secret

Edita da Future Fiction, nella traduzione di Martina Del Romano, e con una bella prefazione di Antonia Caruso, Il mio genere è top secret è un’antologia èno splendido lavoro di raccolta e di diffusione di testi che escono dai soliti binari.

TRAMA

Il titolo di questa antologia di fantascienza queer e trans riassume alla perfezione la questione di genere: “top secret”, infatti, è sia una classificazione ma anche l’assenza di una classificazione; non è il genere o il non-genere a essere rilevante qui, bensì l’identità, quell’insieme di condizioni, scelte e opportunità che non si limitano a un’identificazione, a un riconoscimento o, al contrario, a una negazione, il genere si qualifica dunque come una specifica singolarità di ciascun individuo, unica, irripetibile e variabile.
La libertà di genere e la rivoluzione connessa a questa sensibilità, non poteva che esprimersi al meglio in un altro genere – stavolta letterario – come la fantascienza che, attraverso la messa in discussione dello status quo e con ipotesi e congetture future, squarcia la rigidità del presente rendendo fluido e quindi possibile ciò che, per mancanza d’immaginazione, appare impossibile.
Future Fiction porta in Italia una selezione di undici racconti – curati e tradotti da Martina Del Romano – scritti da alcune delle migliori voci queer e trans del panorama internazionale fantascientifico, con una prefazione di Antonia Caruso, attivista trans/femminista, editorialista ed editrice di Edizioni minoritarie.

RECENSIONE

Antonia Caruso nella sua prefazione delinea molto bene la natura dell’opera e il disagio che emerge dalle storie, portando come esempio Frankenstein di Mary Shelley. Un mostro, un essere vivente, assemblato in un corpo che non gli appartiene, cucito con parti del corpo di persone diverse.

Una condizione dolorosa, a tratti umiliante, e profondamente difficile da trasmettere a coloro che ti inseguono con torce e forconi. Ed è proprio questo senso di disagio che emerge dalle storie, un’inadeguatezza che rende difficile vivere e che segna profondamente l’esistenza di chi deve viverla.

Il mio genere è top secret è una raccolta di racconti fantastici, che spaziano dalla fantascienza all’horror, e che non cadono mai nel morboso o nella politicizzazione delle tematiche. In ogni racconto la non binarietà è presente come elemento portante della storia, e spesso non ha nulla a che vedere con la sessualità. Eh già! A differenza di quelli che possono essere i luoghi comuni legati a queste tematiche, non sono i gusti sessuali a fare da canalizzatori del genere. E’ il dolore fisico e psicologico che si prova nel vivere in un corpo “sbagliato” a muovere i fili delle storie.

AFFITTA SEMPRE, VENDI MAI di Calvin Gimpelevich
MORTE TERMICA DELL’ARROGANZA DELL’UOMO OCCIDENTALE di M Téllez
SINDROME DELL’IMPOSTORE di Mari Kurisato
SCHWABEROW, OHIO di Brendan Williams-Childs
IMAGO di Tristan Alice Nieto
NO COMMENT di Ayşe Devrim
CIÒ CHE SUSSURRA IL VENTO DEL SUD di H Pueyo
IL MIO GENERE È TOP SECRET di S. Qiouyi Lu
RESISTENZA CRESCENTE di Juliet Kemp
DISSOCIAZIONI NUCLEARI di Aqdas Aftab
COPIE SENZA ORIGINALI di Morgan Swim

Nonostante alcuni dei raccanti mi siano risultati ostici da comprendere, e forse non ci sono riuscito completamente, la maggior parte delle storie proposte ha la capacità di trasmettere bene le sensazioni che vuole narrare.

Personalmente ho trovato ottimi AFFITTA SEMPRE, VENDI MAI e DISSOCIAZIONI NUCLEARI. Non tanto per le storie, ma per la capacità di raccontare cosa significhi vivere in un corpo che muta e che ti manda sensazioni che non ti appartengono. Veramente ben scritti.

Il resto vorrei che lo scopriste con la lettura.

A presto.

Delos

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