Recensione: L’Alternativa di Oppenheimer di Robert J Sawyer

Edito in edizione Jumbo da Urania, L’alternativa di Oppenheimer è un romanzo “storico” spruzzato di ucronia.

TRAMA

Dopo la distruzione di Hiroshima e Nagasaki, lo scienziato responsabile del progetto Manhattan, J. Robert Oppenheimer, si mette a capo di un nuovo team di scienziati per scongiurare, questa volta, una catastrofe. Intorno al 2030, infatti, è prevista un’esplosione del sole che diffonderà con furia devastante il suo strato più esterno, distruggendo l’intero sistema solare.

RECENSIONE

Il Progetto Manhattan è stato creato per sconfiggere i nazisti e i loro alleati nel pacifico ma, con lo sgancio delle atomiche e la caduta del Terzo Reich, il creatore del progetto deve guardare altrove. Verso una minaccia ancora peggiore.

Secondo le analisi il sole sta per far esplodere il suo strato esterno, liberando un’onda di energia capace di distruggere la vita sulla Terra. Non c’è molto tempo e solo i migliori scienziati del mondo possono trovare una soluzione.

Su questi presupposti si basa tutta la trama del testo. Una storia che obbliga personaggi come Einstein, Feynman, Von Braun, Fermi, Szilard e lo stesso Oppheneimer, a interagire tra loro. Tra discussioni etiche sulle conseguenze dell’atomica, manie, invidie e vecchi rancori, le migliori menti del pianeta devono lavorare assieme per scongiurare la catastrofe.

L’elemento fantascientifico, e la deriva ucronica della storia, sono marginali rispetto alla monumentalità dei personaggi. All’interno della finzione narrativa Sawjer esplora dettagli privati, frutto di lunghe ricerche, e crea una costruzione credibile degli uomini che hanno cambiato il mondo. Li fa discutere sulla profondità dei loro errori, porta alla luce i dubbi etici e morali dell’uso dell’atomica, e sembra voler dare una possibilità di riscatto agli spiriti di coloro che hanno lavorato all’olocausto nucleare.

Il testo ha una partenza molto lenta, il primo terzo serve a delineare la backstory e a spostare quei due o tre elementi necessari a far partire l’ucronia. Verso la metà del libro inizia al vera narrazione, la grande sfida al sole e la coesistenza di menti superiori. Personaggi che, oltre il genio, sono umani e spaventati dalla portata delle loro invenzioni. Persone inseguite dai demoni degli incubi, che cercano un motivo per continuare a credere nella scienza e negli esseri umani.

Domanda: cos’è un ottimista?

Risposta: uno convinto che il futuro sia incerto.

Leo Szilard

L’alternativa di Oppheneimer è un testo lento, ogni tanto mette alla prova il lettore, ma è anche una splendida riflessione sui terribili anni dell’atomica. Trasporta il lettore attraverso il tempo e lo mette davanti a una ricostruzione credibile (nella sua finzione) di personaggi iconici. Lo obbliga a interrogarsi sulle scelte del passato e sulla profonda spaccatura che c’è tra la scienza e gli uomini che la usano senza scrupolo.

A presto

Delos

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