Recensione Alma di Shinji Mito

Alma è un manga fantascientifico di Shinji Mito. Edito in Italia da J-POP in un cofanetto da 4 volumi, ognuno dei quali caratterizzato dal un colore diverso, trasporta la fantasia verso un futuro post apocalittico.

Trama dell’opera

In un futuro post apocalittico Rei e Rice sono due giovani ragazzi che sono cresciuti insieme. Gli unici due esseri umani che sembrano essere rimasti, che cercano di sopravvivere sostenendosi a vicenda.

Un giorno, dopo lungo tempo che non incontravano un altro essere umano, vengono improvvisamente attaccati da una misteriosa donna, che rivela a Rei un segreto che gli era stato tenuto nascosto per quindici anni…

Recensione di Alma

Terra del futuro, un mondo deserto e privo di vita. Solo due esseri umani sembrano essere scampati alla catastrofe. Non sanno nulla di ciò che è accaduto e passano le giornate cercando tracce di vita.

Avvolti da un’inesorabile silenzio, sopravvivono tra i resti di antichi grattacieli in rovina e le vestigia di una civiltà ormai scomparsa. Ogni giorno Rei esce in esplorazione, cammina tra le strade deserte in cerca di altri esseri umani. E ogni sera torna da Rice, una misteriosa donna he lo aspetta pazientemente al loro campo base e che si prende cura di lui.

Anni di silenzio e di solitudine svaniscono nel nulla nel momento in cui incontrano un’altra persona, la prima per Rei dal giorno della sua nascita: una ragazza con potenzianti cibernetici e molte risposte alle domande che tormentano il ragazzo. Un incontro poco amichevole, ma che porta alla luce i primi segreti di una storia tragica.

Gli esseri umani sono in lotta da decenni contro i robot. Una guerra che li ha portati sull’orlo dell’estinzione e che ha spinto i pochi rimasti a fare qualsiasi cosa per cercare di non essere sconfitti.

Alma è una mini serie intensa e ben scritta. Improvvise accelerazioni narrative si alternano a momenti di malinconia, il vuoto viene bilanciato dalle parole e i fondali bianchi tipici dei manga si contrappongono a tavole dettagliatissime. Graficamente ineccepibile e con un’ottima espressività dei personaggi, Alma riesce a raccontare una storia intenza anche senza bisogno di grandi spiagazionei.

Shinji Mito usa la fantascienza classica come base della sua opera, con richiami più o meno diretti al cyberpunk a opere di Asimov o alla saga di Terminator, e vi costruisce sopra un’avventura del predestinato. Una storia che mescola tecnologia futuristica a drammi umani, che contrappone l’etica alla sopravvivenza. Una guerra che scaturisce dall’ego umano e dall’incapacità di trovare un equilibrio con la sete di potere.

Alma è porta alla luce la profondità dell’odio e la luminosità della speranza, tratteggia un futuro inquietante senza perdere la voglia di guardare alla vita con fiducia.

Un’opera interessante, avvincente e ben congegnata. Forse meritava qualche pagina in più, per dare maggior spessore ai personaggi e al contesto narrativo. Arrivati alla fine resta in bocca un vago senso di “fame”, la voglia di approfondire molte delle sfumature rimaste solo abbozzate tra la narraizone.

Consigliato.

A presto.

Delos

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