Fallout serie Tv

Fallout, la nuova serie targata Amazon ispirata a una delle saghe di videogiochi più apprezzate al mondo. Un western post apocalittico che piace e diverte.

Trama di Fallout

In un futuro retrò che sembra rimasto fermo agli anni cinquanta il mondo è minacciato dalla paura della guerra atomica. Una stiuazione che porta gli americani a rivivere, in chiave futuristica, gli anni della corsa ai bunker e alla salvezza di pochi eletti. Purtroppo, ciò che per molti è solo una paura lontana, improvvisamente diventa realtà e l’olocausto nucleare devasta il mondo.

200 anni dopo l’apocalisse atomica, gli abitanti dei Vault, rifugi antiatomici di lusso, sono costretti a tornare nell’universo violento e surreale che li attende in superficie.

Recensione della serie

2077, il mondo viene sconvolto da una guerra nucleare. Dopo anni di battaglie e scontri mai risolti, qualcuno preme il pulsante rosso e da il via alla catena di eventi che porta all’apocalisse atomica. La maggior parte dell’umanità viene sterminata e solo pochi sfortunati sopravvivono abbastanza da doversi riadattare alla vita sulla terra contaminata.

Un evento che colpisce molti, ma non tutti. La Vault-Tech ha lavorato decenni per costruire bunker di lusso completamente autosufficienti, quando le prime bombe esplodono centinaia di privilegiati vengono portati al riparo dalle radiazioni e insigniti del dovere di sopravvivere per ripopolare la Terra.

La serie è ambientata 219 anni dopo gli eventi che hanno distrutto il mondo. Il Vault 33 è un luogo sicuro, in cui l’amore e il rispetto reciproco sono alla base di ogni rapporto. Gli abitanti vivono in pace, mangiano cibo sano e conducono un’esistenza votata alla preparazione del futuro che gli attende. Un giorno, forse entro il prossimo secolo, potranno tornare in superficie per ripopolare l’America.

Lucy è una giovane donna dall’animo gentile e dal cuore buono, sogna di vivere come ha sempre fatto, ma il destino ha altri piani per lei.

Dopo una serie di eventi, che non vi dico per non rovinarvi nulla, Lucy si troverà costretta a scoprire il difficile mondo di superficie. Dovrà fare i conti con ciò che le azioni umane hanno lasciato e con sentimenti ed emozioni a lei sconosciute.

Sulla sua strada incontrerà il peggio della razza umana, tutto ciò che il vault in cui è vissuta ha sempre tenuto lontano, e scoprirà quanto difficile possa essere la vita in un mondo in cui le buone azioni hanno sempre un prezzo molto salato.

Parlare di Falluot in poche righe è difficilissimo, soprattutto per me che ho giocato quasi tutti i giochi e che nel lontano 1998 ho letteralmente amato il primo videogioco della serie. Una vera rivoluzione per i tempi, un gioco di ruolo con una storia realmente emozionale e un livello di cinismo e ironia non comune per i prodotti dell’epoca. Violento, evocativo e sufficientemente difficile da mettermi in difficoltà, il primo Fallout ha trovato nella mia passione per la distopia un terreno fertile in cui crescere. Le fazioni in lotta, i ghoul che combattono per vivere assieme ai viventi, le armature atomiche, lo stile retrò… tutto sembrava costuito per piacermi e affascinarmi.

Negli anni ho giovato anche gli altri titoli della saga e non posso spiegarvi lo strano sentimento che ho provato quando ho letto che avrebbero prodotto una serie live action. Euforia e timore di ciofeca si sono alternati nel mio cervello fino al momento in cui ho schiacciato play.

Ho divorato il primo episodio e ho realmente apprezzato il lavoro svolto dal team creativo. Pur con limiti e qualche sbavatura qua e là, la serie si presenta fedele all’idea originale e l’arricchisce con una buona dose di cinismo e di surrealismo. Ciò che nei giochi era solo accennato o visibile sotto gli strati della ruggine radiottiva, qui prende vita e riacquista i colori originali di un’America congelata in un retrofuturimo anni cinqunata. Un periodo che imprime, oltre all’estetica, un livello tecnologico, di linquaggio e d’intrattenimento a tutta al serie. Una scelta apparentemente banale ma che viene ben gestita e che da un senso all’impronta western dei personaggi, che tanto andavano di moda in quegli anni.

Il retrofuturismo lo si ritrova, oltre che nell’ambientazione, anche nell’immaginario tecnologico che richiama le ucronie figlie della Seconda Guerra Mondiale. Le aramture atomiche, ultime reliquie di un passato basato sulla fissione dell’atomo, sono tanto iconiche quanto i monitor a fosfori verdi o il ValutBoy. Icone di uno stile dimenticato ma non perduto, tecnologie atompunk che si fondono con le baraccopoli del sevaggio west per combattere mostri mutati da due secoli di radiazioni.

Fallout è una serie che ho realmente apprezzato. Grazie a una trama simpatica e ben costruita, che aterna assurdità a momenti più seri, riesce a intrattenere senza risultare troppo stucchevole. Gli 8 episodi di cui è composta sono troppo pochi per raccontare tutto ciò che viene presentato durante la prima stagione. Sicuramente è una serie costosa, che ha richiesto alti investimenti, ma, visti i risultati probabilmente verrà confermata anche una seconda stagione.

Non resta che attendere. Nel frattempo, per chi ancora non l’avesse vista, vi lascio il trailer e vi consiglio di correre a guardarla.

A presto.
Delos

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *