Recensione: “AFASIA” – Diego Altobelli

TRAMA:

Futuro. San Pietroburgo è una città di nessuno. Neve acida cade dal cielo, costringendo i pochi umani rimasti a rifugiarsi all’interno dei palazzi o a nascondersi nelle fogne. Yuri è un ex militare, schiavo di medicinali che usa per fermare il tremore provocato da una patologia risalente a quando era umano. Oggi, infatti, è un ibrido a cui è stata impiantata una pelle super resistente che usa per partecipare a combattimenti clandestini e servire colui che contribuì a trasformarlo in una specie di cyborg: Tony Merkuriev, uno dei boss malavitosi che si contendono la città. Una notte, dopo l’ennesimo combattimento, Yuri riceve la visita di un’amica che gli propone un lavoro: scortare a Mosca, la Città dei Robot, Afanasija Crawford, l’ultima diva del Cinema totalmente umana. Per Yuri è l’occasione di sanare i suoi debiti, riscattarsi e riconquistare il cuore della sua ex moglie, ora legata a Tony. C’è un problema però. L’ultima diva del Cinema rimasta sulla Terra è incinta…

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RECENSIONE:

Afasia è un libro di 140 pagine circa, quindi si legge abbastanza velocemente. Racconta la storia di Yuri e di come la sua vita sia il risultato di errori commessi in passato, della possibilità di riscatto che gli viene offerta e del modo in cui giocherà le sue carte.

Detto questo, non entro oltre nel dettaglio per lasciarvi un po’ di curiosità su questo romanzo.

La mia impressione è abbastanza positiva. Dico abbastanza semplicemente perché non è un testo che incontra i miei gusti personali, ma ciò nonostante non si può dire che non sia ben scritto o che i personaggi non siano ben caratterizzati.

Un romanzo cyberpunk dalle tinte Distopiche, ma con una venatura malinconica che mi ha fatto pensare che forse, in futuro, rimpiangeremo la perdita di ciò che non tornerà più. Oppure abbiamo già iniziato a farlo?

Liliana Marchesi

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