Recensione: “Quando il sole bruciava”

Buongiornissimo distopic readers!

Oggi ho il piacere di proporvi la recensione di un’antologia stellare!

Si tratta di “Quando il sole bruciava” pubblicata dalla strepitosa casa editrice Delos Digital con la quale collaboriamo da diverso tempo. Precedentemente avevo avuto l’opportunità di leggere sempre un’altra antologia della stessa casa editrice ( “Oltre il reale”, se volete recuperare la recensione vi lascio il link: https://www.leggeredistopico.com/2021/11/15/recensione-oltre-il-reale-il-meglio-della-fantascienza-italiana-indipendente-2020-a-cura-di-c-treanni/) e, devo dire, non mi delude mai!.

Se nell’altra, trovavamo racconti prettamente distopici, in questa, riscontriamo anche altri generi come il cyberpunk e quello fantascientifico. Ciò che la caratterizza sono gli anni in cui i racconti sono stati scritti, alcuni abbastanza recenti ma altri più datati. Quello che colpisce il lettore è l’estrema attualità degli argomenti trattati. Ma partiamo dalla TRAMA:

TRAMA:

La nascita della letteratura distopica in Italia e le sue contaminazioni. L’evoluzione della distopia nei migliori autori del fantastico italiani. Se l’utopia è la narrazione di un mondo ideale, la distopia è quasi il suo contrario: da 1984 a Hunger Games, questo genere guarda al mondo di oggi e racconta come andrà male domani. Dittature, carestie, disastri ecologici daranno vita a società opprimenti e spietate. Un genere che negli ultimi anni è cresciuto nell’interesse del pubblico ma che già da tempo è frequentato dai migliori autori italiani della fantascienza. Dal cyberpunk al weird, dall’ucronico al post apocalittico, molti testi hanno raccontato mondi o realtà in cui nessuno vorrebbe vivere, società avvelenate perse nella memoria collettiva. Nove penne, autori e autrici che hanno osato camminare su strade che ancora non erano state battute. Storie nuove e al contempo vecchie che mostrano il cammino compiuto per arrivare fino a oggi.

RECENSIONE:

Questa raccolta mi è piaciuta veramente molto, l’ho addirittura apprezzata di più dell’altra antologia, pubblicata sempre da Delos Digital, che ho avuto il privilegio di leggere: “Oltre il reale”. In questa non tutti i racconti mi erano piaciuti come, invece, è accaduto in questo caso. Il mio preferito in assoluto, se dovessi scegliere è “Choukra” di Nicoletta Vallorani per le forti emozioni che mi ha provocato. Mistico, evocativo e di una forza tale che ti entra nel cuore strizzandolo fino all’essenza. Mi è piaciuto anche molto “Come polvere in una clessidra rotta” di Francesca Cavallero per l’originalità e la minuzia con la quale l’autrice descrive i particolari presenti nella storia. Quello che, invece, mi è piaciuto un po’ meno e apprezzato un po’ di più alla conclusione è stato “Kombat film” perchè ho fatto un po’ più fatica a seguire il filo narrativo.

Complessivamente reputo questa raccolta veramente interessante, scritta in maniera impeccabile, fluida e coinvolgente.

L’alternanza tra gli autori favorisce l’attenzione e la curiosità del lettore. Le storie sono coinvolgenti e, nonostante, non siano lunghissime le ho trovate complete e avvincenti. Nell’insieme nulla è lasciato al caso anche dal punto di vista delle descrizioni sia ambientali che situazionali. I personaggi sono vari e ben inseriti nel contesto narrativo. Una splendida raccolta, intensa, emozionante. Volutamente non vi ho raccontato per filo e per segno le storie così sarete maggiormente incentivati alla lettura. Dal mio punto di vista ne vale proprio la pena, quindi non mi resta di dirvi di non lasciarvela scappare!.

A presto!

Valentina Meana

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