Recensione: Jung_E, il nuovo film fantascientifico di Netflix

Jung_E è un film di recente uscita che ha scalato in breve tempo le classifiche di visione su Netflix, opera dello stesso regista di Hellbound e Train to Busan, il sudcoreano Yeon Sang-ho.

Il claim di Netflix recita:

“In un prossimo futuro post apocalittico una ricercatrice guida un progetto per mettere fine alla guerra civile clonando il cervello della madre che è stata un valoroso capitano dell’esercito.”

Il film viene presentato come un fantascientifico bellico ma in realtà è ben altro…

Trama

In un futuro prossimo l’umanità si trasferisce nello spazio dopo l’innalzamento dei mari dovuto al rapido cambiamento climatico: dopo aver costruito dei rifugi tra la terra e i piani orbitali della Luna la popolazione viene trasferita negli oltre 80 rifugi creati. Dopo l’insediamento alcuni dei rifugi si autoproclamano Repubblica Adriana e attaccano la Terra e gli altri rifugi. Inizia così una lunga guerra civile combattuta per lo più da soldati robot e da mercenari.

Gli umani rimasti sulla terra continuano a produrre armi per alimentare la macchina bellica. In particolare, il progetto JUNG_E si occupa di creare cloni da guerra.

Arriviamo così al claim di Netflix: la scienziata Yun Seo-hyun (interpretata da l’attrice Kang Soo-yeon, considerata la prima vera star coreana, scomparsa a soli 55 anni nel 2022) è a capo del progetto di perfezionamento di androidi nei quali viene inserita la memoria della madre, una formidabile mercenaria considerata una vera e propria eroina delle Forze Alleate.

Trailer

Recensione

Ho iniziato la visione di questo film convinta di trovarmi di fronte ad un action movie con battaglie spaziali, varie ed eventuali, e mi sono invece trovata catapultata in una distopia disarmante.

Nel XXII secolo gli umani creano corpi sintetici non deperibili in grado di ospitare i cervelli di individui in fin di vita. I più ricchi possono permettersi un trasferimento di Tipo A (il clone ha gli stessi diritti di un essere umano), di Tipo B (la replica ha solo parziali libertà legate all’indipendenza personale, al matrimonio e così via), o di Tipo C (la mente clonata è proprietà aziendale).

Niente di particolarmente originale, idee già ampiamente trattate in diversi film e libri, ok… mentre lo vedevo ho pensato spesso a Chappie, film di quel genio di Neill Blomkamp, ricordate?

Eppure il film non è male, anzi… Complice soprattutto l’aspetto visivo in cui i coreani si stanno sempre più distinguendo: gli scenari fantascientifici sono straordinari! (ho amato in particolar modo i treni sospesi!).

L’intrattenimento regge, ok, ma sono i personaggi quelli che non rimangono impressi: ai buoni non si vuole mai veramente bene e i cattivi non si riescono ad odiare.

E non è colpa, a mio parere, della recitazione: visto in lingua originale (con i sottotitoli) non è monocorde come si evince dal doppiaggio in italiano…

Conclusione

Un’inquietudine, comunque, mi è rimasta, dopo la visione del film. Segno che una riflessione è sicuramente riuscito a suscitarla: il futuro prospettato ha delle radici profonde nel nostro, vero, presente; la disumanizzazione è già iniziata, molto prima del ventiduesimo secolo.

Ne consiglio la visione? Sì, certamente, anche se non lo considero un capolavoro, penso ci sia un buon equilibrio tra scene d’azione e dialoghi e lo spazio per trarre delle riflessioni sugli argomenti trattati.

Voto 7!

Debora Donadel

Crediti

Paese di produzione: Corea del Sud – Anno: 2023 – Durata: 1 ora e 39 min. – Regia, soggetto e sceneggiatura: Yeon Sang-ho – Cast: Kang Soo-yeon , Kim Hyun-joo, Ryu Kyung-soo – Distribuzione: Netflix

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *